Splendido appartamento con piscina e vista sulle mura

BERGAMO, CITTA' ALTA, VICOLO DELLE MURA DI SANTA GRATA: Nel suggestivo complesso del convento di Santa Grata, in trifamiliare ricavata in un palazzo del 1027, con fondazioni ed arcate risalenti al periodo romano, splendido appartamento di 70 mq caratterizzato da ambienti raffinati e spaziosi, già arredato e pronto per essere abitato. Dall'androne che richiama alla storia dell'antico palazzo, con uno scalone in pietra serena o comodamente con l'ascensore si possono raggiungere sia la piscina comune (ricavata in antiche arcate originali romane) che al suggestivo giardino comune attrezzato ed affacciato sulle mura di Città Alta. Completa la proprietà il posto auto coperto con monta auto direttamente collegato alle mura. Libero subito

Per maggiori informazioni

+39 035.77.30.50

Codice
2BG114
Classe immobile
Signorile
Categoria
Vendite
Ripostiglio
No
Sottocategoria
Immobili Residenziali
Cucina
Angolo Cottura
Tipologia
Appartamento
Cantina
No
Regione
Lombardia
Box auto
No
Città
Bergamo (BG)
Bagni
1
Zona
Città alta
Piano
1
Prezzo
530.000 €
N° totale piani
3
Spese condominiali
190/mese
Tipo di proprietà
Intera proprietà
Stato
Ottimo
Riscaldamento
Centralizzato
Libero
Si
Mansarda
No
Superficie (m2)
70
Area esterna
Comune
N° locali
2
Classe energetica
G
N° camere da letto
1
Infissi esterni
Antoni
N° soggiorni/salotti
1
Arredamento
Arredato
Anno di costruzione
1027

Caratteristiche

  • Esposizione Interna
  • Porta blindata
  • Esposizione Esterna
  • Piscina
  • Ascensore
  • Cancello elettrico
  • Caminetto
  • Video-citofono

Bergamo - Città Alta

Bergamo si trova in territorio pedemontano, dove l'alta pianura lascia spazio agli ultimi colli delle Prealpi Orobiche, a metà strada tra i fiumi Brembo e Serio. Il nucleo antico della città è stato fondato proprio sui colli. 

Numerose sono le ipotesi avanzate per spiegare l'origine del toponimo Bergamo. In latino classico il toponimo è attestato come Bergomum. Considerando una possibile origine indoeuropea del nome, accostandola al greco Πέργαμον (Pérgamon) con il significato di "cittadella, rocca", ma anche alla base prelatina barga "capanna". Lo storico e politico bergamasco Bortolo Belotti ha accostato il toponimo a precedenti nomi preceltici, dai quali deriverebbe il nome Bèrghem, di cui Bergomum sarebbe poi stata solo la latinizzazione, attribuendo il significato ancora in uso nella lingua tedesca di montagna e casa.

L'abitato di Bergamo è suddiviso in due parti distinte: la «Città Alta», cinta da mura e posta in altitudine più elevata, e la «Città Bassa», la quale – benché sia anch'essa di antica origine e conservi i suoi nuclei storici – è stata resa in parte più moderna da alcuni interventi di urbanizzazione.

Bergamo infatti è suddivisa in diversi Borghi, quartieri e parrocchie: partendo dalle più antiche 

Borgo Pignolo, Borgo Santa Caterina, borgo San Lorenzo, Borgo sant’Alessandro

La parrocchia di Sant’Agostino e Sant’Anna che interessano l’area del centro città con Porta Nuova e il Sentierone

Successivamente sono sorti Monterosso, Valtesse, Celadina, Loreto, Longuelo, Redona, Villaggio degli Sposi,

Campagnola, Colognola, Boccaleone, Grumellina…

 

Mezzi pubblici di trasporto

Bergamo è circondata su tre lati da un sistema di strade tangenziali, collegato all'autostrada, da cui partono le strade provinciali e statali dirette verso le valli e verso i capoluoghi delle province confinanti. La principale via di comunicazione tra la Val Brembana, il capoluogo orobico e il settore orientale della provincia è la Tangenziale Sud di Bergamo. Il Rondò delle Valli, altro nome del Largo Decorati al Valor Civile, è una rotatoria importante nel sistema viabilistico della città. Situato a nord-est, collega le strade statali e provinciali delle valli Seriana e Brembana con la circonvallazione che si snoda a sud del capoluogo, nonché col centro cittadino

Il trasporto pubblico urbano è svolto mediante una rete di autoservizi gestita da ATB, integrata dalla Funicolare di Bergamo Alta, che collega la città bassa (viale Vittorio Emanuele II) con quella alta (piazza Mercato delle Scarpe) e dalla Funicolare di Bergamo-San Vigilio, che unisce la seconda, dalla porta Sant'Alessandro, con il colle di San Vigilio.

Nel centro città si trova anche la stazione ove transitano le maggiori tratte ferroviarie è infatti servita da treni regionali operati da Trenord nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Lombardia e collegamenti a lunga percorrenza svolti da Trenitalia e Nuovo Trasporto Viaggiatori. Nelle adiacenze di tale impianto ha capolinea la tranvia Bergamo-Albino, inaugurata nel 2009.

Di prestigiosa importanza è sicuramente la presenza dell’Aeroporto Internazionale “Il Caravaggio”, terzo scalo italiano per numero di passeggeri. Il 23 marzo 2011 viene ufficialmente intitolato al celebre pittore Michelangelo Merisi, detto Il Caravaggio. Lo scalo è principalmente utilizzato da compagnie aeree a basso costo per le quali risulta essere il primo in Italia per numero di passeggeri e per la società di ricerca specializzata britannica Skytrax rientra tra i 10 migliori aeroporti low-cost del mondo. L'aeroporto nasce nel 1937 per scopi militari, dedicato all’aviatore Antonio Locatelli. Nella provincia di Bergamo esistevano campi di volo già dal 1911 (ad Osio Sotto) e ne vennero costruiti altri durante la Prima guerra mondiale. Nel 1949 istituti bancari, gruppi commerciali ed enti locali costituirono un comitato per dotare Bergamo di un aeroporto civile. La conclusione di questo lungo iter si ebbe il 16 luglio 1970, quando venne costituita la "Società per l'Aeroporto Civile di Bergamo – Orio al Serio". Nel 2001 l'aeroporto ottiene la Certificazione di Qualità ISO 9001 del settore passeggeri. I presupposti per lo sviluppo di Orio si sono creati nell'agosto 2002, in concomitanza con la chiusura temporanea di Linate per il rifacimento della pista e la deviazione di parte del traffico su Bergamo. In quest'occasione lo scalo orobico ha saputo dimostrare all'opinione pubblica e all'aviazione civile di essere pronto ed attrezzato per supportare volumi di traffico di gran lunga superiori al milione di passeggeri l'anno raggiunto nel 1999. Nel 2003, con l'arrivo prima di Ryanair e poi di altri vettori a basso costo, Orio al Serio inizia a crescere in modo esponenziale e, nel giro di poco tempo, diventa il più importante scalo italiano dei voli low cost. Basti pensare che nel 2009 da Orio sono passati 7.160.008 persone, diventando il 4° scalo italiano per numero di passeggeri. Nel dicembre 2009 è stato inaugurato l'ampliamento della zona commerciale del terminal passeggeri, con nuovi servizi, negozi e punti ristoro. Nel dicembre 2015 l'aeroporto ha superato i 10 milioni di passeggeri trasportati in un anno portando l'aeroporto in 3ª posizione nella classifica degli aeroporti italiani per traffico passeggeri. I principali motivi di questo notevole incremento sono la continua aggregazione di voli e compagnie aeree; per esempio le più recenti sono Pobeda Airlines, gruppo low-cost di Aeroflot, che ha aperto un collegamento giornaliero tra Bergamo e l'Aeroporto di Mosca-Vnukovo. 

 

Comuni confinanti e Distanze

Orio al Serio                      3,1 km

Gorle                                  3,4 km

Torre Boldone                  3,7 km

Ponteranica                      4,1 km

Sorisole                             4,4 km

Azzano San Paolo          4,5 km

Seriate                              4,5 km

Lallio                                 4,6 km

Mozzo                               4,7 km

Curno                                4,9 km

 

Ospedale Papa Giovanni XXIII e cliniche 

Tra i fiori all’occhiello della città Orobica spicca sicuramente il nuovo Ospedale Papa Giovanni XXIII, attivo dal 14 dicembre 2012. Grazie all’eccellenza di alcuni dipartimenti quali quello di oncologia, chirurgia pediatrica, cardiochirurgia, neurochirurgia…. è diventato un polo di riferimento fondamentale per l’assistenza al malato tanto che vengano da diverse parti d’Italia per ricevere le cure mediche.

Inoltre sono presenti in città altre cliniche di notevole importanza quali: Clinica Humanitas Gavazzeni, Casa di cura San Francesco, Clinica Castelli e Casa di Cura Palazzolo.

 

Scuole

Ogni circoscrizione è servita da una struttura scolastica statale, inoltre in città ci sono diverse scuole paritarie di diverso grado.

Importante è anche il polo Universitario che dall’originaria sede in Città Alta si è sviluppato con diverse discipline nell’area del centro città.

L'Istituto superiore studi musicali Gaetano Donizetti (conservatorio della città) di cui fu illustre allievo Gaetano Donizetti fu fondato nel 1806 da Johann Simon Mayr con il nome di "Lezioni caritatevoli di musica", fin dall'inizio improntato a moderni criteri didattici e culturali.

 

Biblioteche

Oltre alla biblioteca civica Angelo Mai e la biblioteca civica Caversazzi, sono presenti numerose biblioteche, tra le quali spicca la nuova Biblioteca comunale centrale Antonio Tiraboschi situata in via San Bernardino 74, progettata da Mario Botta.

 

Centri di ricerca 

Istituto di ricerche farmacologiche "Mario Negri”. Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri è una fondazione privata senza scopo di lucro nata a Milano nel 1961 per volontà di Mario Negri (1891-1960), gioielliere e filantropo milanese, e su iniziativa di Silvio Garattini, fondatore e attuale direttore. Il suo fine è contribuire alla difesa della salute e della vita umana

Il Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso, che si trova lungo l'autostrada A4 alle porte di Bergamo, è un contesto d'eccellenza che ospita aziende, centri di ricerca, laboratori, attività di produzione high-tech e servizi all'innovazione.

 

Cenni storici

Bergamo è stata una città importante nella storia, non solo della Lombardia, ma anche dell’Italia in generale. Conosciuta per il suo passato da città confinante tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia, era un bastione ben fortificato per la sua importanza commerciale e strategica data la sua posizione di crocevia per il commercio dell’epoca. Le prime tracce storiche di Bergamo risalgono all’età del ferro anche se la comparsa storica come città avviene soltanto in epoca romana. L’origine della popolazione bergamasca è stato oggetto di dibattito tra vari storici che sostengono 2 ipotesi diverse. Bergamo sarebbe stata fondata da Cydno, figlio di Ligure che era capostipite della popolazione dei liguri. Una seconda ipotesi invece fa risalire le origini di Bergamo alle popolazioni etrusche, dilagate nel territorio bergamasco. In epoca romana Bergamo diviene un fiorente municipio di circa duemila abitanti. Della città romana non è rimasto quasi nulla, ma di certo essa ha lasciato una forte eredità in termini urbanistici, che ha influenzato enormemente le fasi successive di sviluppo del territorio bergamasco. A seguito del disgregamento dell’Impero Romano, dopo ripetuti saccheggi, Bergamo passa nel 568 sotto il dominio dei Longobardi, divenendo sede di uno dei più importanti ducati del Regno. Con la sconfitta dei Longobardi nel 774, la città bergamasca si trasforma in Contea franca. Il dominio di Bergamo verrà retto per anni da una serie di vescovi-conti, che determineranno le sorti della città sino al 1098, anno di nascita del Comune di Bergamo. Divenuto libero comune Bergamo conquista l’autonomia, sancita dalla vittoriosa battaglia di Legnano del 1176 contro l’imperatore Federico Barbarossa. Questi sono anche gli anni in cui a Bergamo si costruiscono il palazzo del Comune e la grande chiesa di S. Maria Maggiore, che diedero alla città bergamasca l’aspetto medievale che la caratterizza ancora oggi. Il periodo dell’autonomia comunale nella città di Bergamo si protrae sino alla fine del Duecento, quando la città bergamasca cade sotto l’influenza del Ducato di Milano. In questo periodo si costruirono in particolare la Cittadella e la Rocca, simboli del potere visconteo su Bergamo. Dopo periodi di cruenti e sanguinose guerre interne, Bergamo viene annessa alla Repubblica di Venezia nel 1428, il cui dominio porta finalmente al territorio bergamasco pace e prosperità. La città di Bergamo conosce un nuovo periodo di splendore culturale e artistico, divenendo teatro di una crescente presenza di attività economiche e di progressivi incrementi insediativi. Il governo della Serenissima ricostruisce la città vecchia, edificando una nuova cinta muraria, il Palazzo Comunale e Piazza Vecchia. Da ricordare inoltre è la costruzione delle famose mura bastionate, un’opera gigantesca e di grande impatto che stringe ancora oggi città alta. Con la caduta nel 1797 della Repubblica di Venezia Bergamo passa sotto il dominio di Napoleone e della Repubblica Cisalpina. Dopo la breve dominazione francese il territorio di Bergamo è annesso al dominio austriaco, entrando a far parte del Regno Lombardo-Veneto. Questo periodo storico per l’Italia e Bergamo è ricco di cambiamenti politici, infatti la città bergamasca prende parte al Risorgimento fornendo la maggior parte dei Mille volontari italiani di Garibaldi; ciò permette alla città bergamasca di fregiarsi del titolo di “Città dei Mille”. Agli inizi del Novecento iniziano ad apparire in città le prime industrie e i primi interventi di edilizia economica e popolare. Nella città bergamasca vengono edificati i grandi impianti di servizio della città moderna (il cimitero, l’ospedale, i mercati e il macello). Completata negli anni trenta l’edificazione delle aree centrali e il risanamento di città alta, negli anni della costruzione post-bellica la città segue uno sviluppo abbastanza equilibrato, espandendosi nelle aree pianeggianti e salvaguardando lo straordinario ambiente dei suoi colli e del centro storico, che è oggi uno dei nuclei meglio conservati e vitali delle città italiane.

 

Musei e Pinacoteche

Nella zona settentrionale della città bassa si trova l'Accademia Carrara (fondata dal conte Giacomo Carrara nel 1796), sede di esposizioni artistiche. Una delle ultime ad aver avuto risonanza nazionale è stata quella dedicata alle opere di Lorenzo Lotto. Altri musei cittadini sono il Museo donizettiano, la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea (GAMeC), il Museo Diocesano d'Arte Sacra, il Museo storico, il Museo Matris Domini, l'Archeologico, il Museo di scienze naturali, l'Orto botanico.

 

Teatri

Gaetano Donizetti

Il teatro Donizetti è il principale teatro di Bergamo, nasce verso la fine del XVIII secolo col nome di teatro nuovo o teatro di Fiera in un'area adibita a Fiera. L'inaugurazione ufficiale invece avvenne il 24 agosto 1791 e il teatro viene intitolato a Ricciardi. La struttura originaria, completamente diversa dall'attuale, fu distrutta da un incendio, forse doloso, nel 1797. L'architetto Giovanni Francesco Lucchini, che già aveva progettato l'interno del teatro andato distrutto, ricevette la commissione di guidare i lavori di costruzione del nuovo teatro. Bisogna aspettare il 30 giugno 1800 per l'inaugurazione della struttura così come noi la conosciamo. Nel 1840 per la prima volta Bergamo tributa una pubblica manifestazione al bergamasco Gaetano Donizetti, presente in teatro per la rappresentazione della sua opera L'esule di Roma. Giuseppe Verdi, presente in sala, debutterà al Riccardi con Ernani nel 1844. Tra i Direttori d'orchestra più celebri dell'800 che hanno diretto al Teatro Ricciardi di Bergamo, si annovera il M° Antonino Palminteri, presente sul podio del Ricciardi nel 1883 portando in scena La Favorita di Gaetano Donizetti. Nell'agosto e nel settembre del 1891, Il M° Antonino Palminteri ritorna al Ricciadi, portando in scena Opere quali: Aida di Giuseppe Verdi, Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni. Nel 1897, in occasione del centenario della nascita del compositore, e nel corso delle solenni onoranze, il teatro Riccardi assume il nome, che porta tuttora, di teatro Gaetano Donizetti

Altro teatro storico è il Teatro Sociale sito in Bergamo Alta. È un teatro all'italiana con platea ovale e 86 palchi distribuiti su tre ordini e sormontati da un loggione. Inaugurato il 26 dicembre 1808 col nome originario di Teatro della Società, fu costruito su un progetto di Leopoldo Pollack finanziato da un gruppo di nobili della città. Rimase in piena attività fino agli anni venti del Novecento, aprendo anche a generi nuovi come l'operetta e persino a esibizioni di moderna tecnologia quali il grammofono e il cinematografo. Gli ultimi spettacoli risalgono al 1932. Acquisito dal Comune di Bergamo nel 1974, fu sottoposto negli anni successivi ad interventi di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza che si conclusero nel 1981. Negli anni successivi venne destinato principalmente ad esposizioni d'arte, fino all'inizio (2006) dei lavori di restauro finalizzati al pieno recupero del teatro alla sua funzione originaria. Il Teatro Sociale è tornato in attività nella primavera del 2009.

Più moderna è la tensostruttura che ospita il "Creberg Teatro Bergamo" con 1536 posti a sedere che ne fanno uno dei teatri della provincia più grandi.

Altra struttura teatrale è l'Auditorium di piazza della Libertà. L'edificio che ospita l'Auditorium è stato realizzato nel 1937, come sede della locale Federazione fascista e noto come “Casa della libertà”.

 

Impianti Sportivi Comunali

La città ospita uno stadio comunale, base della locale squadra di calcio, l'Atalanta Bergamasca Calcio, un palazzetto dello sport e un impianto di piscine comunali (Piscine Italcementi).

 

Parchi

Oltre a un'estesa rete di parchi cittadini, la città vanta il Parco dei Colli di Bergamo, riconosciuto a livello regionale come area protetta. Il simbolo del parco è un riccio rosso. Caratteristica di questo parco è l'avere al suo interno la Città Alta e quindi svolgere azione di tutela e salvaguardia non solo delle grandi aree collinari boscate ma anche del costruito.

 

CITTA' ALTA

 

Racchiusa tra le Mura realizzate dalla Repubblica di Venezia e rappresentano una delle più monumentali fortificazioni non sono mai servite per scopi bellici e a partire dall’Ottocento le Mura divennero luogo privilegiato del passeggio, dopo che spalti e baluardi furono sistemati ad area verde.

Le Mura Veneziane sono provviste di cannoniere. La Cannoniera di S. Michele ha un’ampia sala di manovra, consta di tre vani con volta a botte e colonna centrale. Nel vano più alto si trovano due camini di ventilazione e sfogo per i gas prodotti dallo sparo. Nella cannoniera si notano le bocche per l’artiglieria, chiuse e confinanti con l’acquedotto, il cunicolo di sortita dei militari. Stalattiti e stalagmiti si sono formate grazie alla calce utilizzata per sigillare i materiali di costruzione. La cannoniera di S. Giovanni divenne operativa nel sistema difensivo della città nel 1590, presenta ampi locali usati per l’alloggiamento dell’artiglieria e delle munizioni, due bocche di fuoco e una sortita che porta ai piedi delle mura. Per accedere alla città ci sono le monumentali porte sulle quali campeggia il leone di San Marco simbolo della Repubblica di Venezia e da ciascuna partiva un’importante via di raccordo con le città vicine: da porta S. Alessandro la strada che collegava Bergamo con Lecco e Como, da porta S. Lorenzo la strada per i paesi d’Oltralpe, da porta S. Agostino la strada che collegava Bergamo con la città lagunare e da porta S. Giacomo la strada per Milano. Proprio quest’ultima porta risulta la più monumentale ed elegante: col suo rivestimento in marmo bianco era visibile dal prato della fiera (oggi Centro Piacentiniano).

Il cuore di città alta è Piazza Vecchia formatasi compiutamente a metà del '400 demolendo vecchi edifici e inglobando una più antica e piccola piazza, l'attuale Piazza Vecchia fu per secoli il centro rappresentativo del governo cittadino. A ovest sorge la residenza del Podestà Veneto. La Torre Civica sovrasta la piazza. Al centro, la fontana donata alla città nel 1780 dal Podestà Alvise Contarini. Il palazzo della Ragione fu eretto nel momento di maggior sviluppo del libero Comune (fine 1100), è il più antico palazzo comunale lombardo esistente. Subì diversi rimaneggiamenti sotto il dominio della Serenissima, come il capovolgimento del fronte da Piazza Duomo a Piazza Vecchia. Anche lo scalone d’accesso, che conduce al Salone delle Capriate, fu realizzato verso la metà del 400. Sulla facciata campeggia il leone alato simbolo di S. Marco. Accanto al palazzo venne realizzata la Torre Civica (conosciuta dai bergamaschi come il Campanone). Costruita alla fine del 1100 dalla famiglia Suardi, poi ceduta nel 1200 al Comune, con i suoi 52,76 metri è la torre più alta della Città. I rintocchi della campana maggiore segnalavano il coprifuoco serale, le sedute del Consiglio e altri eventi cittadini. A delimitare Piazza Vecchia c’è il Palazzo Nuovo la costruzione fu avviata nel 1604, proseguì nel 1611 su disegno di Vincenzo Scamozzi, allievo di Palladio. La monumentale facciata in marmo di Zandobbio fu completata solo nel 1928 da Ernesto Pirovano, sulla base dei disegni originari. Fu sede del Comune sino al 1873, ospita oggi la Civica Biblioteca Angelo Mai, che conserva pergamene, codici, incunaboli, musiche di grande valore e i globi di Vincenzo Coronelli.  Dietro al Palazzo della Ragione si apre il cuore sacro della città che deve il nome all’imponente Cattedrale che vi si affaccia, posta dirimpetto a Battistero, Episcopio e Curia. Prima che la Serenissima realizzasse l’attuale Piazza Vecchia, questa era la piazza della Città, dedicata a S. Vincenzo. Qui si emanavano bandi, si rogavano atti notarili, si tenevano scambi e si facevano contrattazioni.

La Cattedrale S. Alessandro Martire, nota appunto come il Duomo di Bergamo è sorta sull’area della cattedrale del V secolo dedicata a S. Vincenzo, ampliata nel periodo romanico e ricostruita nel 1459 su progetto del Filarete, la chiesa attuale è il risultato finale degli interventi secenteschi su progetto di C. Fontana. Nella seconda metà dell’Ottocento vennero terminate cupola e facciata. Lo splendido interno ospita, fra gli altri, dipinti di G.B. Moroni e del Tiepolo. Vi si trova inoltre una cappella dedicata al Papa Buono di Sotto il Monte, Giovanni XXIII, ora San Giovanni XXIII. A lato sorge la basilica di santa Maria Maggiore

Eretta nella prima metà del 1100, Giovanni da Campione vi aggiunse nel 300 i protiri gotici. La semplicità dell’esterno contrasta con l’esuberanza decorativa dell’interno dove vi sono affreschi, stucchi, arazzi e le tarsie lignee realizzate su disegno di Lorenzo Lotto. All’interno anche un pregevole organo. Già nel xv secolo era attiva una cappella che fu diretta, a suo tempo, anche da Simon Mayr, maestro di Donizetti. In Basilica vi sono i monumenti funebri dell’illustre maestro e del noto compositore. A ridosso si trova la cappella Colleoni che fu commissionata nel 1472 da Bartolomeo Colleoni e realizzata dall’Amadeo, è la massima espressione del Rinascimento a Bergamo. Sebbene ancora incompleta, il condottiero vi fu sepolto nel 1475. All’interno è visibile il suo sarcofago con rilievi marmorei dello stesso Amadeo e la statua equestre in legno dorato di Sisto di Norimberga. Nei pennacchi e nelle lunette affreschi del Tiepolo (1733).

Vicino alla cappella sorge il Battistero. La Basilica di Santa Maria Maggiore è stata per secoli la chiesa battesimale. Nel 1340 Giovanni da Campione edificò un battistero interno, che rimase sino al 1660, quando il rito battesimale fu trasferito in Duomo. Nel 1898 il Battistero fu ricostituito in forma neogotica da Viginio Muzio. Originali le statue delle Virtù all’esterno e, all’interno, la statua di S. Giovanni Battista e i bassorilievi con la Vita di Gesù.

Dal centro nevralgico dell’antica città si diramano i vari borghi, uno di essi è Borgo Canale, dove in una palazzina eretta nel XVII secolo su strutture quattrocentesche nacque e visse la sua infanzia il famoso compositore Gaetano Donizetti, universalmente riconosciuto come uno dei protagonisti del melodramma italiano dell’Ottocento. La casa, acquistata dal Comune di Bergamo nel 1925, dal 1926 è monumento nazionale. In questo Borgo sorge La Chiesa di santa grata Inter Vites, per la tradizione fu costruita nel IV secolo sul sepolcro di Grata, compatrona di Bergamo con Alessandro, ma le prime notizie risalgono all'VIII secolo.

All’interno dipinti di primo Ottocento con curiosi soggetti macabri di Vincenzo Bonomini. Dinnanzi alla chiesa si eleva lo scalone di S. Gottardo, dal nome dell’ex complesso monastico posto alla sua sommità. Nella zona denominata colle aperto vi è una delle Principali testimonianze del dominio visconteo a Bergamo che dal 1332 si protrasse sino al 1428, quando la città passò sotto la dominazione veneta. L’attuale Piazza della Cittadella si formò nel 1379 con l’edificazione da parte di Rodolfo Visconti di alloggiamenti per la guarnigione. Il complesso, denominato Hospitium Magnum, ha subito numerosi interventi di restauro. L’originale portico visconteo ad archi ogivali è stato restaurato nel 1958/60 quando in Piazza della Cittadella sono stati collocati il Civico Museo Archeologico e il museo di Scienze Naturali "E. Caffi".

Nella parte più elevata della città sorge il Castello di san Vigilio, forse già in epoca romana esisteva in questo punto una torre di avvistamento, ma le prime notizie di una fortificazione risalgono al IX sec. Il fortilizio fu potenziato dai Visconti e ampliato dalla Repubblica di Venezia e infine unito al forte di San Marco tramite strada coperta. Il complesso fu più volte modificato. Oggi è un parco pubblico con vista spettacolare sulla pianura e sulla catena delle Prealpi bergamasche.

Altra antichissima struttura è la Rocca dove i cristiani vi costruirono la chiesa di S. Eufemia, una delle più antiche della città. Nel 1331, con la venuta del re Giovanni di Boemia, iniziò la costruzione della Rocca poi proseguita da Azzone Visconti.  A metà del '400 fu costruito il possente torrione circolare. Venduta a privati nel '700, la Rocca fu successivamente occupata dagli Austriaci e, nel risorgimento, ridotta a penitenziario. Acquistata dal Comune, che fece eseguire lavori di restauro negli anni '20, la Rocca ospita oggi la Sezione Ottocentesca del Museo Storico. In età comunale si eressero in Città alte torri nobiliari, dapprima segno di potenza e distinzione, poi di egemonia militare nelle lunghe lotte tra fazioni cittadine. Simbolo della Città turrita medievale, la torre del Gombito fu eretta all’inizio del '200. Alta 52 metri, si impone per la mole, l’altezza e la tessitura muraria. 

Scendendo verso la zona della Fara si trova la Chiesa S. Michele al Pozzo Bianco di origine longobarda presenta un’aula unica divisa in tre campate da due arconi ogivali. La struttura, definitasi nel Quattrocento, assume nel 1915 fogge romaniche. L’appellativo “Pozzo Bianco” deriva dalla pietra circolare bianca che indicava il luogo di un antico pozzo. L’interno presenta pregevoli affreschi di diverse epoche. A fianco del presbiterio, nell’altare laterale di sinistra, ciclo di affreschi con scene della vita di Maria di Lorenzo Lotto (1525). Nella cripta interessanti affreschi.

Lungo la via Arena si trova la chiesa di Sant’Agata, dal 1391 parte del convento dei Carmelitani, fu rinnovata nel 1730 dal Caniana. A navata unica, ha 5 cappelle per lato: nella prima di sinistra la Madonna col Bambino e Santi è di legno intagliato e dorato del 1400; quella mediana di sinistra, dedicata alla Madonna del Carmine, ha un altare barocco di Filippo Juvarra; nella quinta di destra vi è una veduta della citta nel XVI secolo.

Nel ricco quartiere di san Pancrazio abitato da commercianti, si trova la Chiesa di san Pancrazio ricostruita nel '400 e rinnovata nel '700 presenta un portale archiacuto che appartiene all’antico fronte medievale. L’interno è semplice, a navata unica con 5 cappelle per lato e conserva opere di Moroni, Cavagna e Salmeggia. Una graziosa fontana disegnata nel 1549 da Leonardo Isabello, fa da ornamento alla piazzetta antistante.

Un altro simbolo delle antiche usanze è la Fontana del Lantro è una costruzione della seconda metà del '500 in pietra squadrata a vista, costituita da due vasche alimentate da due diverse sorgenti, citate già nei secoli X-XI. La vasca principale ha una capacità di 400 metri cubi. La fontana ha fornito acqua alla popolazione sino agli ultimi anni dell’Ottocento, poi venne usata come lavatoio fino al 1850. 

 

Mezzi di trasporto pubblico per accedere a Città Alta

Due le funicolari in città: una che da Città Bassa porta a Città Alta e l'altra che da Città Alta porta a San Vigilio. 

Le linee n.1 ; n 3 e n 21 dell’  ATB

Infrastrutture  e Servizi:

Sede Vescovile

Teatro Sociale

Biblioteca A Mai

Museo di Scienze Naturali 

Museo Bergamo nella Storia

 

Scuole:

Liceo classico Paolo Sarpi

Scuola secondaria di I e II grado Giovanni XXIII annessa al Seminario

Seminario vescovile

Università UniBg

 

Parchi:

Parco del Castello di San Vigilio

Orto botanico

Parco di Sant’Agostino

La Rocca

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