Ultimo piano con travi a vista

Proponiamo in vendita un luminoso appartamento di 55 metri quadrati situato nell'elegante edificio di recente costruzione del 2001 e ristrutturato nel 2023 (caldaia a condensazione, cappotto termico esterno, serramenti interni e esterni, porta blindata), dotato di ascensore, nel tranquillo e ben servito quartiere di Ranica.

L'immobile si trova all'ultimo piano e gode di una vista panoramica mozzafiato sulle montagne circostanti.

La sua posizione garantisce tranquillità e privacy, ideale per chi cerca una soluzione abitativa moderna e confortevole.

Internamente è composto da un accogliente soggiorno con cucina a vista, una spaziosa camera da letto e un bagno finestrato con doccia e un balcone.

Il riscaldamento autonomo a metano e l'impianto di riscaldamento a radiatori/pannelli radianti garantiscono un'ottima efficienza energetica durante tutto l'anno.

Le spese condominiali ammontano a soli 50 euro al mese.

L'appartamento è libero immediatamente e rappresenta una soluzione perfetta per chi desidera vivere in un ambiente tranquillo e moderno, ma allo stesso tempo vicino a tutti i servizi principali.

Per maggiori informazioni

+39 035.21.91.22

Codice
2R20
N° soggiorni/salotti
1
Categoria
Vendite
Cucina
Angolo Cottura
Sottocategoria
Immobili Residenziali
Bagni
1
Tipologia
Appartamento
Piano
ultimo
Regione
Lombardia
N° totale piani
4
Città
Ranica (BG)
Tipo di proprietà
Intera proprietà
Prezzo
95.000 €
Riscaldamento
Autonomo
Spese condominiali
50
Area esterna
Balcone
Stato
Ottimo
Classe energetica
D
Superficie (m2)
55
EPi
142,62 kWh/m²anno
N° locali
2
Infissi esterni
Antoni
N° camere da letto
1
Ingresso
Si

Caratteristiche

  • Esposizione Esterna
  • Cancello elettrico
  • Condizionatore
  • Fibra ottica
  • Ascensore
  • Video-citofono
  • Porta blindata

Ranica

Situato sulla destra orografica del fiume Serio, dista circa 5 chilometri da Bergamo, ad un'altezza compresa tra i 260 del fondovalle ed i 726 m s.l.m. del Colle di Ranica, principale rilievo del comune nonché propaggine del colle Maresana. L’origine etimologica deriva dalla voce di origine celtica "Lar" (capo o comandante) ed al suo aggettivo derivato "Laran", ovvero qualcosa di proprietà del capo. L'area identificata come "Laran", appartenente quindi ad una personalità di rilievo, si estendeva dai torrenti Nesa fino al Morla, includendo di fatto tutta la zona collinare che ha il suo epicentro nel colle di Ranica. Da questa voce pre-romana, risalente al periodo gallico-etrusco, si arrivò ad una latinizzazione del nome, che venne quindi traslato in "Larianica"

 

Mezzi pubblici di trasporto:

Per raggiungere la città c’è la rete stradale ordinaria e la vecchia provinciale,  la S.P.35, arteria di scorrimento della valle, e la tranvia Bergamo-Albino, una linea metro tranviaria, inaugurata nel 2009, le linee n. 7 e n.9 dell’ATB.

Comuni confinanti e Distanze 

Torre Boldone              1,0 km

Alzano Lombardo       1,6 km

Villa di Serio                1,8 km

Scanzorosciate           2,2 km

Gorle                             2,6 km

Ponteranica                 4,9 km

BERGAMO                   4,5 km

Albino                          10,2 km

 

Scuole:

Scuola Statale dell’infanzia Ranica

Scuola Statale Primaria Ranica

Scuola Statale secondaria di primo grado Maria Piazzoli

Scuola statale comprensorio Maria Piazzoli

 

Negozi:

l Centro Negozi Le Torrette è l' associazione che riunisce le attività economiche presenti nel centro Le Torrette di via Marconi 37/39 a Ranica. Lo scopo del Centro Negozi Le Torrette è quello di promuovere lo sviluppo delle attività imprenditoriali al fine di offrire un maggiore valore aggiunto ai consumatori, mediante l'organizzazione di attività promozionali ed altre iniziative volte a soddisfare maggiormente i propri clienti.

 

Cenni storici

Il ritrovamento, nel 1991, di scarti di lavorazione della selce attestano la frequentazione del sito già in epoca preistorica. Si ha certezza di insediamenti umani nell’area in epoca celtica e gallo-romana. Nel 1331 viene indicato nello Statuto di Bergamo come facente capo alla facta di Porta San Lorenzo. Alla fine del sec. XV l'abitato di Ranica era costituito da svariati nuclei residenziali assai dispersi sul territorio. Le contrade presenti all'epoca erano Ranica, Rippa, Roncal, Zucca, Biandazzo, Piazza, La Chiesia, Ca’ di Bonetti, Strada, Borsal, Botta, Brugol, Casnei, Val Donata. Vi era inoltre un nucleo fortificato denominato il Castello. Esistevano la Chiesa Parrocchiale intitolata ai "Sette Fratelli" e un monastero dei frati serviti detto di "Santa Maria della Chignola". Tra il XVII e il XIX secolo sorsero sul territorio di Ranica numerosi edifici residenziali signorili. Il catasto lombardo-veneto del 1853 evidenzia la presenza di un numero ristretto di grandi proprietari terrieri che conducevano i loro possedimenti attraverso contratti di mezzadria; non mancava tuttavia la presenza di piccola proprietà. Fra le coltivazioni, di particolare pregio era la cipolla detta di Viandasso, che prendeva il nome dalla contrada in cui era coltivata. Man mano che ci si spostava verso la collina subentrava il coltivo da vanga vitato, che poi lasciava posto allo zerbo, al ronco a ripe erbose, al pascolo boscato misto, al bosco castenile da taglio e al bosco ceduo forte del colle di Ranica. Sia nella parte in piano che in quella collinare esistevano molte case coloniche. Il buon numero di piante da gelso registrate e la presenza di alcune filande attestava infine l’esistenza di una forte attività di gelsi-bachicoltura. Per quanto riguarda le attività proto-industriali e industriali, di un certo rilievo fu in età medievale la produzione dei panni di lana. In età moderna e fino a tutto l’Ottocento la vocazione del paese fu soprattutto agricola, anche se non mancarono produzioni di tipo industriale, in particolare quella di fornaci per la produzione di “pietre, coppi e calcina”, la cui presenza, legata alla particolare natura argillosa del territorio ranichese, era attestata già dal sec. XV. Alla fine del sec. XIX vennero insediate per iniziativa dell’imprenditore svizzero Gioachino Zoppi una filatura e una tessitura di cotone, la cui presenza trasformò profondamente il paese, che tra la fine del sec. XIX e l’inizio del sec. XX vivrà, come molti altri comuni della Valle Seriana, il passaggio da realtà essenzialmente agricola a realtà industriale.

 

Varie

La zona collinare, essenzialmente residenziale, è in buona parte compresa nel Parco dei Colli di Bergamo. Nella piana c’è la località Viandasso (già Biandazzo) che, con le sue distese a prato da sfalcio e quattro cascine, fa parte del PLIS, parco locale di interesse sovracomunale, istituito dai Comuni di Alzano Lombardo, Nembro, Pradalunga, Ranica e dalla Comunità Montana Valle Seriana per la salvaguardia e la promozione del paesaggio e della biodiversità nei territori interessati dalla presenza del fiume Serio.

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